Chiaramente, però, la differenza tra trapano e avvitatore va ben oltre dato che questi strumenti, evolvendosi su piani differenti, riescono a ottenere risultati differenti e in alcuni casi si sovrappongono.
Riescono a svolgere compiti simili ma questo non vuol dire poter rinunciare a determinate caratteristiche. Ecco, quindi qualche approfondimento per capire cosa sono questi elettroutensili, come si usano e quando conviene lavorare con uno o con un altro. Oppure puoi decidere di usare uno dei due in modo indistinto.
Uso e caratteristiche del trapano
Il trapano è un utensile a batteria o con alimentazione a cavo che permette di inserire una punta filettata in un mandrino. Una volta serrata, questa punta può svolgere il suo lavoro che può essere di foratura, svasatura, tornitura o fresatura. Molto dipende dalla forma che scegli.
Alcune punte consentono al trapano di trasformarsi in una fresa o in un tornio, anche se non proprio con le caratteristiche di uno strumento dedicato. Però nella maggior parte dei casi la differenza tra trapano e avvitatore è che il trapano è dedicato al lavoro di foratura. Così puoi fare buchi nel calcestruzzo, nel metallo, nel legno.
Soprattutto, puoi fare questo con precisione e professionalità. Se devi forare il legno senza sbavature devi usare un trapano in grado di raggiungere determinati parametri in termini di velocità e stabilità del lavoro. Con la giusta punta e un trapano abbastanza potente, magari a percussione, puoi forare praticamente tutto.
Il trapano quindi si distingue in quando dotato di mandrino nel quale si inseriscono e si fissano le punte. A volte i trapani sono dotati di impugnatura supplementare e asta di profondità.
In un trapano in genere si ha la possibilità di regolare il numero massimo di giri e si ha la possibilità in fase di lavoro di accelerare o rallentare la velocità del mandrino fino alla velocità massima.
Inoltre il trapano è spesso dotato di percussione. La percussione è un meccanismo che fa spostare la punta avanti e indietro, percuotendo e frantumando il materiale più duro. Si misura in colpi al minuto. I modelli potenti possono superare 50.000 colpi al minuto, ma per lavori occasionali è sufficiente un modello da circa 20.000 colpi al minuto. Per carpire il funzionamento della percussione immagina qualcuno che batte forte la parte posteriore del trapano mentre stai forando, questo è il motivo per cui un trapano a percussione può dare la sensazione di avere un martello pneumatico nelle mani. Alcuni trapani a batteria sono dotati di percussione, con una frequenza di percussione inferiore rispetto ai trapani a filo.
A cosa serve un avvitatore?
Il suo scopo principale è quello di ruotare un inserto per comunicare un movimento rotatorio orario e antiorario che serve, appunto, ad avvitare o svitare. In genere permette di utilizzare inserti a forma di cacciavite a croce e a taglio, ma anche con punta esagonale e a tubo per intervenire su bulloni e perni.
Una delle caratteristiche principali che lo distinguono dal trapano è la coppia di serraggio. La coppia di serraggio è la forza che l'avvitatore riesce ad imprimere alla rotazione, in genere molto più alta di quella di un trapano che non ha bisogno di imprimere molta forza nel movimento rotatorio. La coppia di serraggio si misura in Newton al metro (Nm). Più questo valore è alto più l'apparecchio è in grado di avvitare viti in materiali molto duri o di stringere o svitare bulloni di grosse dimensioni.
Al fine di ottenere maggiore coppia di serraggio in genere gli avvitatori sono dotati di meccanismo ad impulsi. A differenza della percussione nei trapani che colpisce in senso perpendicolare al foro il meccanismo ad impulsi colpisce nel senso della rotazione e ne aumenta in questo modo la forza.
L'avvitatore non ha il mandrino ma un attacco che può essere solo esagonale, per gli inserti di avvitatura, o quadrato per le chiavi a bussola.
Inoltre l'avvitatore ha la funzione di reversibilità. La reversibilità permette di far ruotare l'inserto in entrambi i sensi, semplicemente spostando l’apposita levetta. Questa funzione consente di avvitare e svitare.
Il vantaggio sostanziale di un avvitatore elettrico è quello della semplicità d’uso dato che puoi intervenire su un gran numero di viti in tempi minimi. Se il tuo lavoro è molto lungo puoi velocizzare in modo sostanziale l’opera.
Il trapano avvitatore è la strada intermedia
Il trapano avvitatore può fare il lavoro sia di foratura che di avvitatura e svitatura. È un elettroutensile a metà strada tra un trapano e un avvitatore sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Questi modelli hanno il regolatore di velocità e in alcuni casi anche la possibilità di passare alla percussione per forare materiali edili.
In più almeno i modelli più avanzati, hanno il regolatore per coppia di serraggio, perfetto per stringere una vite come farebbe una chiave dinamometrica, e il pulsante di reversibilità che consente di variare il senso di rotazione per permettere di avvitare e svitare.
Il trapano avvitatore ha più coppia di serraggio di un trapano ma non quanta un avvitatore dato che non sono dotati di meccanismo ad impulsi.
Quale scegliere?
Non esiste una risposta certa e definitiva.
Il trapano è sempre lo strumento ideale per forare qualsiasi superficie che puoi incontrare nel quotidiano. Però meglio sceglierlo con movimento a percussione in modo da avere maggior possibilità d’intervento.
L'avvitatore potrebbe sembrare uno strumento non indispensabili se si è abituati ad avvitare e svitare con arnesi manuali, ma dopo averlo provato ci si rende conto che può essere davvero pratico specialmente se si è impegnati spesso in lavori di montaggio e smontaggio.
Un buon attrezzo in grado di forare e avvitare può essere utile per non dover cambiare sempre strumento. Ma è chiaro che se devi intervenire su materiali molto duri, per una gran quantità di volte in poco tempo, avere a disposizione strumenti specifici e quindi trapani pensati solo per forare fa la differenza.
Lo stesso vale anche tra gli avvitatori. A ogni lavoro corrisponde uno strumento. L’unica soluzione per dormire sonni tranquilli è avere un’officina ben attrezzata con lo strumento giusto per ogni occasione.