Realizzare un impianto di irrigazione per il proprio prato a "regola d'arte" potrebbe sembrare facile, ma in realtà non lo è affatto.
In questo articolo non scenderemo in particolari tecnici che sarebbero difficili da capire e applicare per il semplice hobbista, e nemmeno parleremo del sistema di assemblaggio del tutto, ma semplicemente parleremo di regole basilari da tener conto, daremo indicazioni su come preparare e realizzare un impianto "fai-date" automatizzato che tenga conto di queste regole e vedremo quali materiali principali usare.
FASE 1 - LA PROGETTAZIONE
La prima cosa da fare è progettare il proprio impianto. Per far questo occorre avere due dati fondamentali: la conformazione del proprio giardino e i dati tecnici dell'asservimento idrico.
Per il primo bisognerà creare una planimetria con le misure esatte del giardino. Ovviamente l'ideale sarebbe rivolgersi ad un professionista del campo come un geometra o un ingegnere, ma si potrebbe, nei casi più facili, realizzarla in autonomia misurando con una rullina metrica il proprio giardino. Per il secondo bisognerà avere a disposizione i dati tecnici del sistema di pompaggio che asservirà l'impianto (il modello della pompa, la portata in l/min, la pressione di spinta in bar, ecc.).
L'obbiettivo sarà quello di realizzare un impianto a "copertura totale" dove il getto di un irrigatore raggiungerà in punta l'irrigatore successivo, quindi i getti si sovrapporranno tra loro completamente o quasi. Questo permetterà una caduta di acqua identica in ogni zona del giardino ed eviterà che in alcune zone ci siano eccessi d'acqua ed in altre carenza.
Di seguito un esempio di posizionamento errato e corretto:
Il progetto determinerà i seguenti fattori:
- numero di zone da realizzare e tipologia di elettrovalvole da utilizzare;
- numero e tipologia di irrigatori da installare per ogni zona;
- tipo di centralina o programmatore da scegliere;
Ecco un esempio di progettazione completa realizzata a livello dimostrativo da Rain Bird:
Ovviamente l'ideale sarebbe farsi realizzare il progetto da professionisti che, solitamente, rilasciano insieme al progetto la lista materiali da utilizzare.
FASE 2 - SCELTA DEI COMPONENTI
GLI IRRIGATORI
La scelta degli irrigatori verrà determinata in fase di progettazione in base all'asservimento idrico. Sostanzialmente, può essere orientata su due tipologie di irrigatori: statici o dinamici.
In uno stesso impianto potrebbe essere necessario installare entrambe le tipologie di irrigatori a seconda della conformazione delle zone da irrigare, ma non andranno mai installati entrambi sulla stessa zona (o linea) contemporaneamente perchè essi hanno una "precipitazione" molto diversa tra loro. Quindi, per capirci meglio, in un impianto a 3 zone potrebbe esserci una zona con irrigatori statici e 2 con irrigatori dinamici o viceversa, ma mai mescolati insieme sulla stessa zona.
STATICI
Di irrigatori statici ne esistono da molte misure (altezza) e hanno un getto cosi detto a "fisso" o a "ventaglio" con la testina o l'ugello fisso, cioè che non ruota. Gli ugelli di questi irrigatori andranno scelti in basa all'angolazione e la gittata che dovranno coprire. Esistono inoltre ugelli con angolazione fissa e ugelli con angolazione regolabile.
Esempio di irrigatore statico: Toro LPS210 o Rain Bird US410.
Questi andranno montati ad una distanza di circa 3 metri l'uno dall'altro e l'angolazione di lavoro dovrà essere regolata semplicemente girando e bloccando la ghiera al grado di angolo desiderato.
DINAMICI
Anche per gli irrigatori dinamici esistono diverse tipologie e misure a seconda dell'area da coprire. Questa tipologia di irrigatori solitamente si utilizzano per coprire aree più grandi in quanto garantiscono una gittata più lunga. Infatti mediamente questa tipologia di irrigatori parte con un raggio minimo di 4,5 m. La lunghezza della gittata sarà determinata dalla portata e pressione dell'asservimento idrico e dall'ugello che si monterà sull'irrigatore. Rispetto agli irrigatori statici però hanno una "precipitazione" (quindi una portata idrica) inferiore (riferito agli irrigatori comunemente usati su impianti residenziali).
Esempio di irrigatore dinamico: Toro MINI8 o Rain Bird 3504 - Con ugello 0,75 ad una pressione di 1,7 bar andrà montato ad una distanza di circa 4,5 m l'uno dall'altro e l'angolazione di lavoro dovrà essere regolata utilizzando l'apposita vite di regolazione al grado di angolo desiderato.
Anche in questo caso esistono molti modelli in commercio di diversa qualità e con caratteristiche tecniche diverse. In questo articolo faremo esempi ovviamente riferito a quelle idonee ad un impianto residenziale di piccole/medie dimensioni.
Sostanzialmente per le elettrovalvole esistono due tipologie di comandi elettrici: a 24V e 9V (detto bistabile).
Per quelle a 24V bisogna prevedere l'istallazione del programmatore in un luogo riparato dalle intemperie e dall'umidità, e bisogna prevedere il collegamento elettrico tra esso e il pozzetto contenente le elettrovalvole. Il numero dei cavi da passare dipenderà dal numero di elettrovalvole da installare: un cavo comune + un cavo per ogni elettrovalvola da montare (es. Per 3 elettrovalvole bisognerà passare 4 cavi di cui uno sara comune).
Quella a 9V (bistabili) invece viene utilizzata per impianti che dovranno essere comandati da programmatori funzionanti a batteria a 9V che solitamente si posizionano insieme alle elettrovalvole nel pozzetto di istallazione in quanto esse sono a tenuta stagna IP68. La scelta di questi programmatori avviene solitamente in situazioni dove sarebbe difficile o impossibile fare un collegamento elettrico tra postazione del programmatore e pozzetto delle elettrovalvole.
Verrà quindi utilizzata una elettrovalvola per ogni zona prevista (es. 3 zone=3 elettrovalvole) che verranno asservite a monte da un unico tubo portante collegate ad esso con un collettore a più uscite dove andranno installate le elettrovalvole una su ogni uscita.
Le elettrovalvole andranno posizionate in un pozzetto ispezionabile.
VEDI LE ELETTROVALVOLE VEDI I POZZETTI ISPEZIONABILI
Anche per la scelta del programmatore il mercato offre una vasta scelta. Sostanzialmente vanno divisi in due categorie come accennato prima: a 24V e a 9V (bistabili). La scelta del voltaggio sarà fatta in base al tipo di elettrovalvole che si andranno ad installare.
Ovviamente bisognerà scegliere anche il programmatore giusto per il numero delle zone o settori (elettrovalvole) che dovrà comandare . Per il mercato residenziale esistono programmatori che vanno da 1 a 24 zone o settori. Per impianti sportivi o urbanistica si può arrivare a centinaia.
La maggioranza dei programmatori in commercio oggi inoltre sono dotati di predisposizione per sistema di controllo da remoto con connessione Wi-Fi a mezzo moduli appositi venduti come optional.
Scelto il programmatore giusto bisognerà collegarlo alle elettrovalvole con un cavo che farà da comune e un cavo per ogni zona o elettrovalvola.
I NOSTRI CONSIGLI
Come premesso, realizzare un impianto a regola d'arte è tutt'altro che semplice.
Quindi se non si vuole sbagliare sarebbe utile rivolgersi a "veri professionisti" del settore, e spieghiamo anche cosa intendiamo dire con "veri professionisti": quando si tratta di impianti di irrigazione per manti erbosi o giardini in genere non si tratta semplicemente di avere conoscenze di idraulica o saper collegare degli irrigatori o delle tubazioni. Bisogna avere profonde conoscenze di cosa ha realmente bisogno in termini idrici il nostro prato o le nostre piante, nonchè conoscere esattamente come funzionano i componenti che formeranno l'impianto. Quindi, per quanto un idraulico possa realizzare un buon impianto idrico domestico e del bagno, difficilmente esso avrà le conoscenze giuste per realizzare un buon impianto di irrigazione per manto erboso.
La cosa migliore da fare è dunque rivolgersi a professionisti del verde con comprovata esperienza in materia di impianti di irrigazione.
Per chi invece vuole realizzare un impianto con il fai-da-te, consigliamo di farsi comunque guidare da aziende specializzate del settore, almeno nelle cose più importanti come la progettazione e i materiali da utilizzare.
Ad esempio, è possibile far realizzare la progettazione del proprio impianto a costi veramente irrisori: VEDI LA PROGETTAZIONE
Insieme alla progettazione viene fornita solitamente una lista materiali e della componentistica che semplificherà la scelta degli stessi. VEDI LA COMPONENTISTICA